Simona Morbelli torna in Val d'Orcia alla "Brunello Crossing"
Hai partecipato per due edizioni al Tcv con risultati veramente eccellenti ossia vincendo nella categoria femminile in entrambi i casi e poi un quinto e un secondo posto nella assoluta , cosa ricordi di quella esperienza ?
Ho ricordi fantastici . In entrambe le stagioni arrivavo dall'Eco Trail de Paris, 80 km con 1500 di dislivello positivo ed arrivo sulla Tour Eiffel. Mi ero preparata per quella gara tutto il mese di febbraio e la Tuscany, corsa ad aprile rispecchiava la tipologia, gara veloce sia per fondo che dislivello. Adoro la vostra valle, normalmente non osservo molto il paesaggio quando sono in gara, in più ho sempre paura di annoiarmi o stressarmi troppo su percorsi non montani dove il passo è ripetitivo, invece sono riuscita ad ammirare tutte le bellezze che mi circondavano e mi sono divertita tantissimo.
Perché il trail ?
Perché voglio esplorare la vita, la divoro. Mi annoio facilmente e velocemente. Ho bisogno sempre di motivazioni nuove. Le ultra trail sono gare che durano molte ore, le incognite ci sono sempre e possono essere sempre diverse. Questo è il bello!
Come approcci mentalmente e fisicamente una ultra e se puoi ci parli della tua alimentazione ?
Sono una donna complessa, un atleta precisa, curo i dettagli, mi preparo con metodo e simulo in allenamento il percorso che affronterò in gara. Durante la stagione mi alleno anche in palestra focalizzando i lavori nella parte alta del corpo attraverso attrezzi o corpo libero soprattutto in inverno, durante la fase di costruzione. Riguardo l'alimentazione, dopo aver rifiutato per anni di essere seguita dalla nutrizionista con la presunzione di riuscirvi da sola, da qualche mese mi sono arresa.....e pentita di non averlo fatto prima. Non solo sto meglio fisicamente, le mie prestazioni sono migliorate grazie al giusto equilibrio di carboidrati, proteine e grassi e la mia psiche ne ha tratto vantaggio.
Il mondo del trail è in continua crescita , cosa ne pensi poiché ci sono sempre più quote rosa in questa specialità ?
Credo che i fattori siano diversi. Ne cito un paio. Il mondo del trail è in continua crescita, di conseguenza in proporzione vi sono anche più donne. Inoltre la ricerca del contatto con la natura sviluppatosi in questi ultimi anni, ha portato molte donne a passare dal jogging nel parco cittadino alla corsa in campagna o montagna durante il wend.
Quante volte ti alleni a settimana e come lo concili con il lavoro e la famiglia ?
Come per tutte le cose che entrano nella mia vita, anche le passioni le affronto con metodo determinazione e professionalità. Sono nata atleta. L'approccio era tale anche quando lavoravo in finanza e quotavo le aziende in borsa. Il rigore è insito in me. Se devo fare una cosa trovo il modo per fare quella cosa. Ad ogni costo. Mi alleno mediamente 6 giorni a settimana, a volte non più di 60' ed in inverno attraverso lo scialpinismo ed il freeride. Difficile vedermi correre da dicembre ad inizio marzo. Ho un allenatore ed una programmazione condivisa quotidianamente con lui. La programmazione gare della stagione,studiata con il mio allenatore ed il team manager e condivisa con Salomon Head Quorter in Francia, mi porta in giro per il mondo, spesso per settimane. Ad agosto ad esempio sarò in Colorado per un intero mese. Sono mamma di due bambine di 10 e 11 anni. Sono sacrifici per tutti, non è sempre facile.
Chi ti segue nei tuoi allenamenti ?
Il mio allenatore è Fulvio Massa, preparatore atletico di atleti professionisti ed amatori. Scrive libri sulla corsa, ha uno studio di fisioterapia in Alessandria ed è tecnico della Nazionale di Trail Running. Collaboriamo da 5 anni, esiste un rapporto profondo di condivisione e fiducia reciproca. È il mio allenatore ed anche il mio mental coach, non sono una donna facile di conseguenza anche come atleta necessito di una gestione complessa.
Ti vedremo prossimamente in una maratona su strada oppure la montagna resta la priorità ?
Da alpinista sono diventata anche trailer, ma nonostante l' animo selvaggio, mi piace molto correre su asfalto purché non sia monotono. Mi alleno spesso su percorsi asfaltati ma collinari, oppure corro ultra come gli Urban Trail che partono ed arrivano in una città ma non credo che affronterò mai una maratona preparandomi per essa. Potrei correrla come allenamento ma nonostante Fulvio me lo chieda ogni anno, cerco sempre scappatoie per evitarlo.
A chi dedichi le tue vittorie che sono veramente tante?
Le dedico a chi crede in me, a chi gioisce per un mio allenamento ben riuscito, a chi comprende ogni mio momento difficile. A chi sopporta le mie tensioni e mi aiuta a migliorare. Al mio allenatore.
Qual è gara più affascinante a cui tu abbia partecipato ?
Le mie gare sono quasi sempre avventure vere e proprie. Non solo per la gara in se, ma per il tempo che vi dedico nel prepararla e studiarla. Partire giorni o settimane prima, gestire le ricognizioni, provare a tappe il percorso, a volte condividere le esperienze con i compagni di team che arrivano da ogni parte del mondo esattamente come me. Insomma, difficile scegliere, posso citarne una per tutte, l'Harricana Ultra Trail in Quebec, Canada. 125 km corsi nella foresta boreale tra alci, orsi e laghi meravigliosi.
Come mai ami così tanto spostare i limiti ?
Perché qualcuno disse che la vita va esplorata e non conservata.
Hai ancora intenzione di fare il giro del mondo in barca a vela senza strumentazione di bordo ?
Eh...se un giorno fossi in grado di superare molti dei miei limiti si, ma credo mi basti, oltre ad essere più realizzabile, circumnavigarlo prendendomi il tempo che voglio.
Vediamo chi è Simona Morbelli
Vive in Italia a Courmayeur Mont Blanc. Simona è un alpinista e scalatrice su roccia, ha collezionato quasi tutti i 4000 presenti in Italia, Francia e Svizzera con alcune ripetizioni delle vie più importanti e impegnative che hanno visto nascere l'alpinismo nel dopo guerra. Prima di intraprendere la carriera sportiva da professionista, era Responsabile Comunicazione e Pubbliche Relazioni in una Banca d'affari e viveva tra gli Stati Uniti e l'Europa. La scelta di diventare mamma (due bimbe di 10 e 11 anni), l'hanno portata a lasciare il lavoro in giro per il mondo dandole la possibilità di gestire il proprio tempo soddisfacendo l'amore per la montagna a 360 gradi. Da qui la decisione di trasferirsi per diversi mesi l'anno in Valle d'Aosta, di dedicarsi in maniera totale all'alpinismo e dell'arrampicata su roccia, portandola a scalare ed aprire vie di arrampicata in tutta Europa. In seguito, la scoperta della corsa in natura come complemento a tutto quello che già faceva in montagna. Il talento e la forte passione la portano in pochi anni a diventare un atleta di fama internazionale in mondo del Trail Running. Atleta del Team Salomon e della Nazionale Italiana è specialista nelle Ultra Trail. Nel 2012 vince il Salomon Trail Tour piazzandosi sempre a podio in tutte le gare a cui partecipa. Nel 2013 conquista 9 podi in 9 gare tra cui 4 internazionali. Tra queste spiccano la vittoria alla 50 km dell'Ultra Trail Eiger, il terzo posto all'80 della Chamonix Mont Blanc circuito Coppa del mondo Skyrunning, il secondo podio al Trail Svizzero di Paccots ed il podio alla 100 km della CCC ( Courmayeur Champex Chamonix) del UTWT. Nel 2014 tra tutte vince piu importante Urban Trail del mondo l'Eco Trail de Paris (80km), e vince (seconda assoluta), la 100 km della Tuscany Crossing. Conquista tre vittorie e due secondi posti tra cui 2 internazionali come la Traversata Verbier St.Bernard in Svizzera. Simona e' un'atleta poliedrica, capace di vincere in gare alpine con notevole dislivello come in competizioni con fondo piatto e asfaltato. Nel 2015 ritorna sul podio dell'Eco Trail de Paris facendo il personale su quel percorso, vince nuovamente la Tuscany Crossing 105 km stabilendo un nuovo record (sempre suo il precedente) arrivando 4 assoluta e aggiudicandosi il titolo di Campionessa Italiana di Ultra Distanze. A giugno indossa la maglia azzurra e partecipa ai Campionati del mondo IAAF IAU ad Annecy, Francia. La squadra femminile italiana si aggiudica il Bronzo mondiale. Vince Zugpstiz 100 km, gara di fama internazionale più importante di Germania e nonostante un infortunio al piede (frattura) che la tiene completamente ferma 3 mesi , decide comunque di partecipare a chiusura della stagione 2015, in California, al North Face Challenge, aggiudicandosi la vittoria del miglior team femminile. L'inverno del 2016 lo passa allenandosi solo in montagna facendo scialpinismo, rimette le scarpe da corsa ad aprile a Parigi vincendo, con record e 4 assoluta, l'Ultra Trail di Morin (66km), seconda all'Eco Trail di Oslo in Norvegia, seconda ai Campionati Svizzeri di Trail e due strepitose vittorie su gare alpine molto tecniche, la prima in Italia, ultra Trail di Bettelmatt ( 83km) e la seconda in Austria, l'XAlpen, 105 km con 7000+ e 8000+ piazzandosi anche 4 assoluta. A settembre 2016 vola in Quebec, Canada per partecipare all'Harricana Ultra Trail di 125 km. Simona ha il privilegio di essere invitata direttamente dell'organizzazione dell' ULTRA TRAIL WORLD TOUR e si piazza 2a femminile e 4a assoluta. Nell' ottobre dello stesso anno partecipa con la maglia azzurra al Mondiale IAAF a Geres in Portogallo. Come sempre, nei primi mesi invernali del 2017 si allena praticando sport di montagna